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DENDROHN-Un mondo fantastico

(Ethan e i desideri perduti)

 

“Quando inizia una nuova avventura, tutto può accadere: belle o brutte esperienze. Tu ancora non lo sai, ma qualcosa è lì ed aspetta te.”

La storia ha inizio nel 1452, in piena caccia alle streghe nella cittadina inglese di Sheffield.

Mirya viveva nel terrore di finire sul rogo, com’era accaduto qualche anno prima alla madre.

La sua vita è un continuo scappare; anche quella mattina. Riesce a sfuggire a dei contadini che cercano di catturarla, salendo su un gigantesco albero.

Anno  2010:  la famiglia Richards si trasferisce, da  Londra, nella campagna della cittadina inglese.

Sembra che finalmente abbiano trovato il posto che fa per loro:  Un vero paradiso!

Ben presto, però, Eva si accorgerà che quel posto le riserverà brutte sorprese. Il figlioletto Ethan sceglie come luogo di giochi preferito un gigantesco albero che troneggia nel centro del giardino.

Cosa c’è di strano in quell’albero? Cosa c’è di vero nelle incredibili storie che si raccontano?

A questi interrogativi, si aggiunge la storia di Emily, una ragazzina scomparsa molti anni prima in circostanze misteriose, nei pressi di quella pianta.

Quando tutti pensano che Ethan si sia dimenticato dell’albero,  accadrà qualcosa di inspiegabile che porterà tutti sull’orlo della disperazione.

Ethan si troverà a vivere un’avventura incredibile che lo porterà a lottare contro il Tempo per recuperare “i desideri perduti”.

Un racconto che ti lascerà fino all’ultimo col fiato sospeso.

 

 

 

 

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SPAZIO AI GRANDI

Magia della vita di Kahlil Gibran

In un campo ho veduto una ghianda:/sembrava così morta, inutile./E in primavera ho visto quella ghianda/mettere radici e innalzarsi,/giovane quercia verso il sole./Un miracolo, potresti dire:/eppure questo miracolo si produce/mille migliaia di volte/nel sonno di ogni autunno/e nella passione di ogni primavera./Perchè non dovrebbe prodursi nel cuore di un uomo?


Pensieri di Sergio Bambaren

-C'è sempre la possibilità di vivere in modo diverso. E' la paura del giudizio  degli altri che impedisce di decidere con la propria testa.

-Possiamo vedere e sentire vicina una persona nel mondo dei sogni e il fatto che al risveglio non ci sia più non significa che non sia stata davvero lì con noi.

-L'amore è anche imparare/a rinunciare all'altro,/a saper dire addio/senza che i tuoi sentimenti/ostacolino ciò che probabilmente/sarà la cosa migliore/per coloro che amiamo.

 

KAHLIL GIBRAN

SERGIO BAMBAREN

IL PARADOSSO DELLA NOSTRA EPOCA

(B. Moorehead)

Il paradosso della nostra epoca storica è che abbiamo edifici più alti ma temperamenti più corti, strade più larghe ma punti di vista più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma gustiamo di meno. Abbiamo case più grandi ma famiglie piccole, più comodità, ma meno tempo; abbiamo più lauree e poco buon senso. Abbiamo più conoscenze, ma meno criterio; più specialisti, ma ancora più problemi, più medicine, ma meno benessere. Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo troppo incautamente, ridiamo troppo poco, guidiamo in maniera spericolata, ci arrabbiamo troppo, rimaniamo alzati fino a tardi, ci svegliamo troppo stanchi, leggiamo troppo poco, guardiamo troppo la TV e preghiamo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco, e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato a condurre un'esistenza, non una vita, abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Abbiamo raggiunto la luna e ne siamo tornati, ma abbiamo problemi ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino.
Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non quello interiore.
Abbiamo fatto cose più eclatanti, ma non cose migliori.
Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima.
Abbiamo conquistato l'atomo, ma non il nostro pregiudizio.
Scriviamo di più, ma impariamo di meno.
Progettiamo di più, ma completiamo di meno.
Abbiamo imparato ad affrettarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo più computer per contenere più informazioni e produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi dei fast food e della digestione lenta; grandi uomini con deboli caratteri; profitti esorbitanti e relazioni poco profonde.
Questi sono i giorni in cui nelle case entrano due stipendi, ma aumentano i divorzi.
(...) Ricordati di passare un po' di tempo con i tuoi cari, perché non ci saranno per sempre.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio a chi ti sta accanto, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il tuo cuore e non costa un centesimo.
Ricordati di dire "Ti Amo" al tuo partner e ai tuoi cari, ma soprattutto sentilo. Un bacio e un abbraccio sanano una ferita se provengono dal profondo del cuore.
Ricordati di stringere le mani e conservare nell'anima ogni istante, perché un giorno quella persona non sarà lì ancora.
Dai tempo all'Amore, dai tempo al parlare, dai tempo al condividere i preziosi pensieri che nutri nella tua mente.
 

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